Il numero dei docenti varia in base al tipo di corso. Il nostro personale è composto da esperti del settore che svolgono la loro attività professionale presso le diverse realtà (aziende, istituti di ricerca, università, enti, ministeri, ecc.).
COS’È L'OBBLIGO FORMATIVO?
L'obbligo formativo è il dovere, ma soprattutto il diritto di frequentare attività formative fino all'età di 18 anni. È regolato dalla Legge 144/99 art. 68 e dal D. Leg.vo 76/2005, il cui obiettivo è quello di rendere i giovani capaci di definire consapevolmente il proprio progetto di vita e di muoversi nel mondo del lavoro. Ogni giovane, potrà scegliere, sulla base dei propri interessi e delle capacità, uno dei tre percorsi possibili: 1) proseguire gli studi nel sistema dell'istruzione scolastica 2) frequentare il sistema della formazione professionale 3) iniziare il percorso di apprendistato Fino al compimento del 15° anno di età è comunque obbligatoria la frequenza scolastica. Durante l'assolvimento dell'obbligo la scelta operata può essere modificata in quanto i tre sistemi sono considerati equivalenti e quindi è prevista la possibilità di passare da un percorso all'altro attraverso il riconoscimento dei crediti. Qualora la scuola, la formazione professionale o l'apprendistato vengano interrotti il Centro per l’Impiego potrà aiutare il giovane a capire quali sono le aspettative, le aspirazioni, le potenzialità e quindi a definire un progetto formativo personalizzato.
Cosa proponiamo a chi cerca lavoro?
Organizziamo corsi di formazione professionale per giovani in cerca di occupazione, finalizzati a fornire agli stessi le conoscenze e le esperienze pratiche necessarie per l'effettivo inserimento nell'ambito lavorativo nei settori in crescita. La formazione dei giovani si svolge in aula e in parte può svolgersi con stage presso le aziende del settore di specializzazione.
Cos'è il curriculum vitae europeo?
Il Curriculum vitae europeo costituisce un modello comune di riferimento con l'obiettivo di consentire a tutti i cittadini europei di riconoscere e valorizzare le proprie competenze per proporsi o riproporsi sul mercato del lavoro e della formazione con un curriculum più trasparente e spendibile in tutto il territorio dell'Unione. E' uno degli strumenti che possono essere utilizzati per facilitare e favorire la mobilità delle persone.
Il CVE accoglie in pieno le indicazioni politiche proposte dall'Unione in tema di sviluppo delle risorse umane, che vanno dalla necessità di considerare l'intera esperienza di un soggetto in una logica di formazione per tutta la durata della vita alla visibilità delle competenze ritenute utili per lavorare nella società attuale.
Il Curriculum vitae europeo costituisce un'opportunità importante: · per l'individuo che aspira a trovare un posto di lavoro e/o proseguire il suo percorso di formazione, in quanto permette di valorizzare e dare notorietà anche agli itinerari di apprendimento non formali; · per le aziende e gli istituti di istruzione/formazione che hanno la possibilità di riconoscere con maggior chiarezza il possesso di conoscenze, abilità e competenze, indipendentemente dalle modalità con cui sono state acquisite e dalle qualifiche o titoli professionali posseduti dai singoli cittadini.
Il CVE non è un certificato, bensì una dichiarazione autocertificata e volontaria e fornisce informazioni su: - competenze linguistiche - esperienze lavorative - qualifiche e titoli di istruzione e formazione - abilità e competenze acquisite anche al di fuori dei percorsi formali di formazione
A chi serve
Il CVE è uno strumento utile a diversi livelli: ai cittadini europei, giovani e meno giovani che desiderano lavorare in un paese europeo diverso da quello d'origine; hanno acquisito un titolo di studio all'estero; hanno avuto esperienze di lavoro in diversi paesi europei; hanno acquisito competenze in ambiti diversi da quello formativo, non documentate da titoli e certificati, e vogliono renderle note per trovare un lavoro adatto alle proprie capacità e inclinazioni; desiderano continuare il proprio percorso formativo anche in un paese europeo diverso da quello d'origine valorizzando non solo i titoli di studio e professionali, ma anche le competenze acquisite e le esperienze effettuate. Alle aziende disposte ad assumere personale competente e motivato a svolgere i compiti richiesti. Il Curriculum Vitae Europeo, infatti, è uno strumento utile per gli addetti alla selezione di personale proveniente da altri paesi europei poiché consente di effettuare una lettura trasparente del titolo di studio e delle competenze acquisite. Agli istituti scolastici e alle strutture formative che, attraverso il CVE, possono disporre di informazioni utili all'inserimento delle persone nei diversi percorsi formativi.
Cos'è la Formazione Continua?
La formazione continua e permanente è finalizzata a migliorare il livello di qualificazione e di sviluppo professionale della forza lavoro assicurando la stabilità occupazionale, l'adattabilità ai cambiamenti tecnologici e organizzativi atti a sostenere la competitività delle imprese e di tutti gli operatori economici pubblici e privati (Formazione continua). garantendo opportunità di formazione lungo l'intero arco della vita (Formazione permanente) E' destinata a soggetti occupati (compresi titolari, soci d'impresa e lavoratori autonomi), soggetti in CIG e mobilità, inoccupati, inattivi e disoccupati per i quali la formazione è propedeutica all'occupazione nonché ad apprendisti che abbiano assolto l'obbligo formativo. Si realizza attraverso la proposta a catalogo od extracatalogo (a pagamento, agevolata o finanziata) di: - percorsi interaziendali di aggiornamento del personale occupato. - corsi interaziendali di alfabetizzazione, qualificazione, riqualificazione, specializzazione volti all'acquisizione o sviluppo di nuove competenze professionali richieste in ambito lavorativo o per l'arricchimento del proprio patrimonio culturale. - percorsi aziendali di riqualificazione e aggiornamento del personale occupato (programmati e richiesti dall'impresa beneficiaria o da un soggetto terzo su commessa di una o più imprese) Tutti gli interventi formativi prevedono non solo l'opportuno inquadramento teorico della materia, ma anche attività esercitative, simulazioni e discussioni su casi aziendali finalizzati al più proficuo confronto tra docenti e partecipanti.
Cos'è l'apprendistato?
L'apprendistato è un contratto di lavoro a causa mista il quale prevede che, in aggiunta all'attività di lavoro vera e propria, l'imprenditore si impegni a fornire al lavoratore la formazione necessaria per ottenere la qualifica per la quale è stato assunto. Oltre alla formazione impartita sul luogo di lavoro, l'apprendista deve frequentare, durante il normale orario di lavoro, percorsi di formazione esterna. Ai datori di lavoro sono riconosciute agevolazioni che coprono quasi il 100% degli oneri assicurativi e previdenziali. Il riconoscimento è subordinato all'effettiva partecipazione dell'apprendista all'attività di formazione esterna.
Chi può essere assunto come apprendista Giovani tra i 15 e i 24 anni che abbiano assolto l'obbligo scolastico, anche se in possesso di titolo di studio superiore o di attestato di qualifica professionale, coerenti con l'attività da svolgere. Il limite di età è elevabile a 26 anni nelle aree degli Obiettivi 1 e 2 (Mezzogiorno ed aree in declino industriale) e a 29 anni nell'artigianato per mansioni di alto contenuto professionale. Questi limiti sono elevabili di due anni per i portatori di handicap.
Chi può assumere apprendisti Le imprese di tutti i settori, compreso l'agricoltura. Prima di instaurare un rapporto di apprendistato il datore di lavoro deve richiedere l'autorizzazione alla Direzione Provinciale del Lavoro - Ispettorato del Lavoro. Inoltre il giovane deve essere sottoposto ad una visita medica, presso le strutture sanitarie pubbliche, che attestano l'idoneità del giovane alle mansioni da svolgere.
Durata dell'apprendistato La durata dell'apprendistato è definita, a seconda delle figure professionali, dai Contratti Nazionali di Categoria. Questi dovranno però attenersi ai limiti stabiliti dalla legge che prevede da un minimo di 18 mesi ad un massimo di 4 anni che possono diventare 5 anni, per figure di alto contenuto professionale nell'artigianato.